Chi è la brava puttana? Non la donna che lavora con spiccate doti professionali, non la bella e provocante signora di turno. La brava puttana si chiama Riley, ed è brava a esercitare la sua professione perché “deve”. suo marito l’ha abbandonata all’improvviso perché farmaco dipendente e lei ora è sola con due bambini. Riley è la protagonista di The client list, serie tv ispirata all’omonimo film e trasmessa da Netflix. La serie è datata, ha quasi otto anni. Vederla oggi ripensando al #metoo ma anche alle produzioni americane contemporanee che raccontano il porno in un abaco di possibili scenari… read more →
La seconda stagione di Fleabag (letteralmente sacco di pulci) rovescia sulla/o spettatrice/ore l’inquietudine che segue a una presa di consapevolezza della propria realtà e quella del mondo, simile alla morsa (angst secondo Freud) che in alcuni momenti coglie l’agnostico di fronte alla consapevolezza del nulla che segue alla morte. No, non stiamo esagerando: se lo reputassimo migliore in cultura e sensibilità, suggeriremmo al senatore Pillon di guardare i sei episodi della serie già pluripremiata della BBC, scritta e interpretata da Phoebe Waller-Bridge (che continua a mietere successi anche con la seconda stagione di Killing Eve). Perché parla della famiglia, così… read more →
Cosa è cambiato nel dibattito sulla prostituzione negli ultimi tre decenni? Me lo sto chiedendo dalla fine della tre giorni di Feminism/2, seconda edizione della editoria femminista alla Casa Internazionale delle Donne di Roma, dove tra i molti incontri e nuovi libri si è discusso largamente delle recenti proposte di legge in materia, dell’apertura delle case chiuse, della punibilità del cliente, di tratta e sfruttamento. È così che mi sono tornati alla mente due volumi scritti anni fa da due donne che si sono battute nel corso della loro vota per i diritti delle prostitute: Roberta Tatafiore e Carla Corso.… read more →
Il post è stato pubblicato su Huffington Post (https://www.huffingtonpost.it/monica-luongo/per-un-pugno-di-voti_a_23495856/?utm_hp_ref=it-homepage) Un testa a testa che per un pugno di voti ha portato alla vittoria il presidente Mnangagwa contro il suo rivale Chamisa ed evitato il ballottaggio già messo in conto da molti per l’8 di settembre. Contrariamente a quanto succede in molti altri paesi, in cui lo spoglio delle schede per le elezioni presidenziali viene iniziato per primo, nel caso dello Zimbabwe la legge elettorale prevede che lo spoglio dei voti per i seggi parlamentari abbia la precedenza. E in realtà – dato il calendario locale – ci sarebbe stato addirittura… read more →
Il post è apparso il 1 luglio sull’Huffington post (https://www.huffingtonpost.it/monica-luongo/il-bivio-dello-zimbabwe_a_23472195/), qui leggermente modificato. Indicatori di ricchezza: le lunghe file alle casse dei supermercati con clienti pieni di buste. Indicatori di povertà: adulti e bambini senza scarpe, assenza di animali domestici o cani randagi (il che significa che non ci sono rifiuti a sufficienza per poter sopravvivere). Anche questa è Africa, dove può accadere – sebbene raramente – che qualcuno ti avvicini mentre sali in auto per offrirti un minore da comprare. Lo Zimbabwe, ben lontano dalle nostre coste, ma non per questo esente da migrazioni verso altri paesi africani,… read more →
L’amore secondo Isabelle, film di Claire Denise, rimanda a una serie di considerazioni che riguardano le relazioni di coppia eterosessuale. Se infatti il dibattito in differenti ambiti relativi all’universo LGBT sono attivamente indagate, la crisi della coppia e della famiglia etero, rimane ancora nell’ombra, nascosta e oppressa da una crisi epocale, frutto di un cambiamento critico di società, mondo del lavoro, ricaduta sui linguaggi. La regista francese ha scelto una perfetta Juliette Binoche, artista cinquantenne sulla cresta dell’onda professionale, separata con una figlia – che non a a caso appare solo in una rapida immagine perché non è il maternage… read more →
Il future sex dell’americana Emily Witt è già presente. L’universo multiforme della pornografia e le modalità con cui donne e uomini esprimono e vivono la propria sessualità sono ampiamente indagati e praticati in prima persona da chi (una vasta moltitudine) fa uso di piattaforme online, siti di dating, produce video e film porno che – rubo la citazione a un amico intelligente – hanno spostato le esperienze sessuali dall’osceno all’ “io-sceno”. Pure il viaggio autobiografico dell’autrice ha un suo interesse non solo perché offre un racconto di raduni erotici, sex room e blind-date (rigorosamente etero-wasp) vissute in prima persona durante… read more →
Domani a Bologna, presso la libreria Modo Infoshop presenteremo il n.122 della rivista “Leggendaria”, il cui tema è dedicato ai nuovi scenari della pornografia. Pubblichiamo due articoli presenti in rivista: quello di Bia Sarasini sul sex working, e l’introduzione al tema. di Monica Luongo e Giorgia Serughetti “L’erotismo è di sinistra, la pornografia è di destra. Anche la penetrazione è di destra, i preliminari invece sono di sinistra – tranne che per il pompino che, invece, è di destra”. Quello che conta sono le definizioni, dice Svitol, il protagonista di Maledetti vi amerò, il film di Marco Tullio Giordana del 1980. Dove… read more →
L’articolo è stato pubblicato su www.donnealtri.it “Libere tutte” verrà presentato per la seconda volta a Roma il 18 maggio, da Tuba in via del Pigneto. Il soggetto imprevisto della modernità politica occidentale. E’ in questo modo che Cecilia D’Elia e Giorgia Serughetti definiscono le donne dell’oggi in “Libere tutte. Dall’aborto al velo, donne del nuovo millennio” (minimum fax, 2017): termine che non mi dispiace e che estenderei alle donne tutte, non solo le occidentali. Al centro di un mutamento che ha pochi precedenti nella storia moderna e contemporanea e che solo in parte può definito, perché in piena e costante… read more →
Il combinato disposto degli eventi politici degli ultimi mesi in Italia e non solo evidenzia un magma di attività, reattività, riflessioni e conflitti che incrociano politica e femminismi. Cosa non nuova, già avvenuta numerose altre volte. Ma ciò che mi apre nell’oggi è un quadro nuovo – frammentario certo – ma allo stesso tempo un punto di svolta dal quale mi auguro positivamente non si potrà tornare indietro. Parto dal nuovo numero della rivista Leggendaria (n. 121 che trovate in libreria e anche online, www.leggendaria.it), che titola “Di che cosa parliamo quando parliamo di politica”. Un numero, come tutte le… read more →