Haseeb e’un amico caro. Abitualmente per diverse ragioni non scrivo mai i nomi dei miei amici Pakistani, ma con lui faccio eccezione perche’ se lo merita e non corre a nascondersi ipocritamente come molti in questa societa’ maschile e fortemente repressa. Non ho amiche donne qui (fatta eccezione per una giovane twitter friend reporter a Karachi): come ho scritto altre volte faticano a confidarsi e ti considerano in molti casi una attentatrice dei loro mariti. Haseeb e’ l’amico di un conoscente complicato e con il quale entrare in relazione e’ stata una delle esperienze piu’ difficili della mia vita. Piu’… read more →
Mettiamoci l’anima in pace: il velo non fa per noi. Noi donne occidentali non musulmane, intendo. E’ una questione di fashion, di glamour, direbbe Bia Sarasini che ieri ha scritto un post commentando la presenza in Svizzera di giovani donne in jeans, velo e accessori (e che per anni ha tenuto su Noidonne una rubrica di moda che ancora rimpiango).
Fuso orario. Cinque viaggi intercontinentali in sei mesi: anche se il fuso orario non è immenso due ore tre ore avanti e indietro fanno il loro effetto. Quando torno in Italia dal Pakistan e dagli Emirati dormo per un giorno intero; se lo scalo è a Dubai ci sono due ore di differenza con il Pakistan e una con l’Italia; ma se mi fermo a Doha c’è un’ora in più. Così sbaglio sempre l’orario dell’imbarco e la notte non riconosco più il letto dove dormo, e metto sempre i piedi dalla parte sbagliata.
Sera. Arrivo in un piccolissimo paese del sud Punjab: un amico con due mogli e tre figli, molti fratelli e sorelle mi aspetta per presentarmi la famiglia. Arrivo in moto con un altro amico. Dopo dieci minuti lui riceve una telefonata dalla polizia: chiedono chi è la straniera che è entrata a casa sua e perché non sono stati informati del mio arrivo (ragioni di sicurezza, gli stranieri devono essere scortati).