Si chiama “Femminismi” il nuovo numero di Leggendaria, che potete già acquistare in Pdf sul sito www.leggendaria.it mentre per le copie cartacee in libreria il 20 febbraio. Questo il mio contributo. La chiusura di Via Dogana, alcuni incontri e i numerosi dibattiti fioriti negli ultimi mesi ci hanno offerto l’opportunità per una messa a punto dello stato dei femminismi in Italia. Fuori dal dibattito e da qualche polemica – essendo, per ragioni di lavoro, spesso fuori dall’Italia – penso che al momento ci siano alcuni temi, o forse le parole per dirli, che ancora credo non siamo state in grado di trattare con l’attenzione… read more →
Provo una sincera ammirazione per tutte/i coloro hanno scritto e scrivono commenti dopo la strage di Parigi: quasi tutti hanno le idee chiare, sanno cosa sta succedendo intorno a loro, hanno capito chi sono i buoni, chi i cattivi, e anche dove sono le donne e che ruolo hanno; siano esse vittime o terroriste, politiche o attiviste. Certo è che almeno in Italia un merito l’hanno avuto: hanno spazzato via veline, starlette e vallette dal fuoco delle telecamere e delle prime pagine, anche se sostituite con signore in burqa. Io invece sono ancora confusa, anche e proprio perché da due… read more →
Malala Yousafzai è stata colpita in viso da due proiettili talebani mentre l’autobus lastava riportando a casa da scuola. L’evento, senza dubbi drammatico, è diventata un caso, come lo fu quello di Amina, la nigeriana condannata alla lapidazione per adulterio e poi graziata a causa della campagna mondiale a suo favore che per fortuna le salvò la vita, ormai quasi dieci anni fa. Malala è stata portata in Gran Bretagna e operata e intanto i media lavoravano al caso. I talebani pure, perché da tempo hanno cambiato la loro tecnica di comunicazione contribuendo a creare una nuova narrativa di guerra.… read more →
Mettiamoci l’anima in pace: il velo non fa per noi. Noi donne occidentali non musulmane, intendo. E’ una questione di fashion, di glamour, direbbe Bia Sarasini che ieri ha scritto un post commentando la presenza in Svizzera di giovani donne in jeans, velo e accessori (e che per anni ha tenuto su Noidonne una rubrica di moda che ancora rimpiango).