Questo articolo è stato pubblicato sul numero della rivista Leggendaria n.116 “Così vicine, così lontane” (www.leggendaria.it) Che parte dell’Occidente sia islamofobo non vi è dubbio. Che allo stesso tempo parte del mondo islamico nutra nei confronti del mondo occidentale la medesima fobia è non solo fuor di dubbio, ma allo stesso tempo fenomeno poco indagato. Le distinzioni sono sempre dovute. Siamo sempre noi a dire che i mondi musulmani sono molti e variegati (e come dicono i più religiosi e saggi ci sono molti musulmani ma un solo Islam), siamo in molte/molti a dibattere da tempo sull’identità femminile rappresentata dall’indossare il velo… read more →
Il post è apparso su www.donnealtri.it. Raramente mi sono sentita così offesa dal mio paese nella mia dignità di donna e persona, come dalla decisione di coprire le statue di nudi per la visita del premier iraniano Rouhani in Italia. Ovviamente non sono la sola voce del coro, per fortuna. Intanto vorrei sapere subito chi sono stati i responsabili di una decisione primitiva e stupida, poi perché Renzi non ha cancellato la visita al museo, proprio come i francesi hanno deciso di non offrire nessun pasto a Rouhani perché il vino è proibito ai musulmani (ricordiamo anche che i francesi… read more →
Sotto il cielo dei droni le reazioni agli attacchi terroristici a Parigi, Bruxelles, e Bamako sono stati differenti. La prima è sempre la presa di distanza, la differenziazione tra musulmani buoni e cattivi, anche se opinionisti, giornalisti e anche privati cittadini sono confusi quanto noi e molti di loro ritengono responsabile l’Occidente di rifiutare la religione e cultura islamiche e vedono il terrorismo come inevitabile risultati. Numerosi quelli preoccupati che la loro possibilità di avere un visto per l’Europa sia notevolmente ridotta. Nessuno, ma proprio nessuno, pensa di avere stereotipi e pregiudizi nei confronti dell’Occidente. Sotto il cielo dei droni… read more →
E’ stata in qualche modo una settimana santa. A Lahore lo scorso fine settimana c’è stata la festa più famosa della stagione primaverile, il Mela Chiraghan o Festa delle Luci, che celebra la morte del poeta sufi e santo Shah Hussain. La festa si tiene nel santuario a lui dedicato e nei bellissimi giardini Shalimar. E’ chiamata festa delle luci perché le persone portano candele accese al santuario e illuminazioni vengono sistemate nel parco e lungo i canali. Il santuario si trova nella parte vecchia della città, vicoli intasati da bancarelle di venditori di cibo, collane di fiori e candele.… read more →
Dedicato a M., che stanotte non vuole dormire, ma ascoltare storie Islamabad, la Spa di un grande albergo, il più noto della città. Ci andiamo in molti, pakistani ed espatriati (già proprio quelli ex-patria, che cambiano paese ogni volta che cambiano lavoro o destinazione e non sanno mai come si sentono). Ha una gran bella piscina all’aperto e anche se qui fa ancora freddo, si nuota nell’acqua riscaldata; e poi ci sono la palestra, la sauna e il bagno turco, insomma tutto come da copione. In questi non-luoghi non c’è nessuno controllo sulle modalità di comportamento: voglio dire sei laica,… read more →
Provo una sincera ammirazione per tutte/i coloro hanno scritto e scrivono commenti dopo la strage di Parigi: quasi tutti hanno le idee chiare, sanno cosa sta succedendo intorno a loro, hanno capito chi sono i buoni, chi i cattivi, e anche dove sono le donne e che ruolo hanno; siano esse vittime o terroriste, politiche o attiviste. Certo è che almeno in Italia un merito l’hanno avuto: hanno spazzato via veline, starlette e vallette dal fuoco delle telecamere e delle prime pagine, anche se sostituite con signore in burqa. Io invece sono ancora confusa, anche e proprio perché da due… read more →
The term war narrative has become an official definition of the Pakistani government. The Taliban national (PTT) and national have adapted their communication tools, grabbing the instruments offered by new media and so it is necessary to adapt and respond, even at the institutional level. So, after the attack on the school in Peshawar, which made 142 deaths, of which more than 130 boys and girls, the Standing Committee on Information, Broadcasting & National Heritage met in late December and presented to representatives of media and its journalists the “Proposals to strengthen Media’s Role in Combatting terrorism.”. Over 20 pages… read more →
Il termine narrativa di guerra è diventata una definizione ufficiale del governo pakistano. I talebani nazionali (PTT) e non hanno adeguato la loro comunicazione agli strumenti offerti dai nuovi media e quindi bisogna adeguarsi e dare una risposta anche a livello istituzionale. Così, dopo l’attacco alla scuola di Peshawar, che ha fatto 142 morti, di cui più di 130 bambine e bambini, la Standing Committee on Information, Broadcasting & National Heritage si è riunita alla fine di dicembre e ha presentato ai rappresentanti delle organizzazioni di media e giornalisti le sue “Proposals to Strengthen Media’s Role in Combatting Terrorism.” (Proposte… read more →
Lunedi sera ascolto SkyTg24 mentre cucino: la notizia principale riguarda il suicidio di una donna marocchina a Roma, che ha prima ucciso i sue figli mentre dormivano. Il marito ferito dalla stessa moglie era andato in ospedale (lasciando i bambini a casa con lei?), dicendo di essere stato aggredito di strada, mentendo dunque “per proteggere la moglie”. Una terza figlia è ancora gravissima dopo aver subito un lungo intervento chirurgico. L’indagine è appena iniziata, capiremo in seguito come si è consumato questo dramma familiare. Mentre ascolto, la conduttrice del notiziario dice: e ora un commento di una vicina di casa… read more →
Mettiamoci l’anima in pace: il velo non fa per noi. Noi donne occidentali non musulmane, intendo. E’ una questione di fashion, di glamour, direbbe Bia Sarasini che ieri ha scritto un post commentando la presenza in Svizzera di giovani donne in jeans, velo e accessori (e che per anni ha tenuto su Noidonne una rubrica di moda che ancora rimpiango).