Il silenzio dei media sulla manifestazione contro la violenza alle donne che si è svolta a Roma il 26 novembre mi ha lasciato in bocca un saporaccio. Qualcosa che si è risvegliato durante gli ultimi giorni di campagna elettorale, dove in TV ho visto solo uomini in trincea. Un mondo senza sfumature dove, per tornare al tema della violenza, i “non violenti” continuano a non cogliere il senso e la gravità dei loro fratelli di sesso che stuprano, picchiano, abusano. Cosi oggi, nella giornata di silenzio che ci meritiamo prima del voto, torno a riflettere sulla violenza alle donne, postando… read more →
Provo una sincera ammirazione per tutte/i coloro hanno scritto e scrivono commenti dopo la strage di Parigi: quasi tutti hanno le idee chiare, sanno cosa sta succedendo intorno a loro, hanno capito chi sono i buoni, chi i cattivi, e anche dove sono le donne e che ruolo hanno; siano esse vittime o terroriste, politiche o attiviste. Certo è che almeno in Italia un merito l’hanno avuto: hanno spazzato via veline, starlette e vallette dal fuoco delle telecamere e delle prime pagine, anche se sostituite con signore in burqa. Io invece sono ancora confusa, anche e proprio perché da due… read more →
Il termine narrativa di guerra è diventata una definizione ufficiale del governo pakistano. I talebani nazionali (PTT) e non hanno adeguato la loro comunicazione agli strumenti offerti dai nuovi media e quindi bisogna adeguarsi e dare una risposta anche a livello istituzionale. Così, dopo l’attacco alla scuola di Peshawar, che ha fatto 142 morti, di cui più di 130 bambine e bambini, la Standing Committee on Information, Broadcasting & National Heritage si è riunita alla fine di dicembre e ha presentato ai rappresentanti delle organizzazioni di media e giornalisti le sue “Proposals to Strengthen Media’s Role in Combatting Terrorism.” (Proposte… read more →