Questo articolo è stato pubblicato sul numero della rivista Leggendaria n.116 “Così vicine, così lontane” (www.leggendaria.it) Che parte dell’Occidente sia islamofobo non vi è dubbio. Che allo stesso tempo parte del mondo islamico nutra nei confronti del mondo occidentale la medesima fobia è non solo fuor di dubbio, ma allo stesso tempo fenomeno poco indagato. Le distinzioni sono sempre dovute. Siamo sempre noi a dire che i mondi musulmani sono molti e variegati (e come dicono i più religiosi e saggi ci sono molti musulmani ma un solo Islam), siamo in molte/molti a dibattere da tempo sull’identità femminile rappresentata dall’indossare il velo… read more →
La domenica di Pasqua ha mischiato pericolosamente due accadimenti avvenuti in Pakistan con i recenti drammatici attacchi terroristici a Brussels. Due uomini bomba a Lahore si sono fatti esplodere nei giardini pubblici di Gulshan Iqbal, uccidendo 63 persone e ferendone più di cento. Nella stessa giornata circa duemila persone si sono riversate nella strada principale di Islamabad, per un sit in di protesta davanti il parlamento. All’origine di essa la condanna a morte, eseguita a fine febbraio scorso, di Mumtaz Qadri, guardia del corpo dell’allora governatore del Punjab Salmaam Taseer, “colpevole” di voler annullare il reato di blasfemia, che nel… read more →
Sotto il cielo dei droni le reazioni agli attacchi terroristici a Parigi, Bruxelles, e Bamako sono stati differenti. La prima è sempre la presa di distanza, la differenziazione tra musulmani buoni e cattivi, anche se opinionisti, giornalisti e anche privati cittadini sono confusi quanto noi e molti di loro ritengono responsabile l’Occidente di rifiutare la religione e cultura islamiche e vedono il terrorismo come inevitabile risultati. Numerosi quelli preoccupati che la loro possibilità di avere un visto per l’Europa sia notevolmente ridotta. Nessuno, ma proprio nessuno, pensa di avere stereotipi e pregiudizi nei confronti dell’Occidente. Sotto il cielo dei droni… read more →
L’articolo di Monica Luongo è stato pubblicato il 30 settembre 2015 http://27esimaora.corriere.it/articolo/depilarsi-o-no-tra-italia-e-pakistan-la-moda-piu-forte-del-femminismo/#more-72203 Tutto è successo un anno fa, quando un uomo che frequentavo mi chiese di depilarmi «alla brasiliana». Nulla di strano nei desideri e giochi tra due adulti consenzienti, se non per il contesto in cui il fatto si svolgeva (anche se la conversazione era in chat): il Pakistan, dove vivo e mi relaziono ogni giorno con una realtà diversa da quella in cui io sono cresciuta. Più immodestamente in questo contesto direi la realtà che io, con altre e altri, ho anche contribuito a cambiare: libertà di azione, dei… read more →
Essere moglie e marito in Pakistan. Confesso di non aver capito ancora bene quale sia il significato profondo e cosa di fatto esso sia nella vita quotidiana. Dopo oltre due anni di vita nel paese, trascorsi sia nelle grandi città che in aree rurali ho visto numerosi fidanzamenti, matrimoni, conflitti e relazioni familiari. Potrei dire nulla di diverso da ciò che vedo a casa mia ovvero in Europa, e invece no: senza nulla togliere alle nostre crisi relazionali (qui si parla solo di donne e uomini perché le coppie gay e lesbiche certo non si fanno vedere in giro e… read more →
L’italo americano Joe Bastianich dice spesso che il mondo si divide in due categorie: gli italiani e quelli che sognano di esserlo. Una dichiarazione così suonerebbe supponente se Bastianich non fosse uno degli imprenditori del business del cibo tra i più famosi del mondo. E non c’è dubbio, al pari della Cina, che Italia è sinonimo di cibo ovunque si vada. Nulla di nuovo fin qui, se non per il fatto (per una volta fateci scrivere scrivere a favore delle/degli espatriati) che in alcuni paesi (come il Pakistan, in questo caso) qualche cuoco cinese si trova, quelli italiani molti meno.… read more →
Tutto è nato una sera a cena nel ristorante di un hotel: la gente ordinava più cibo di quanto ne potesse mangiare, l’offerta era più ricca di quanto ce ne fosse realmente bisogno. E’ così che Sayyeda Zoone Abbas e la sua famiglia hanno cominciato a pensare all’enorme spreco di cibo che affligge il Pakistan come il resto del mondo, e la conseguente disuguaglianza nella distribuzione dello stesso. A Sayyeda i genitori hanno chiesto di finire gli studi prima di aiutarla a far nascere Tha-li (che in urdu significa appunto piatto; www.thali.org.pk), l’organizzazione che dal 2007 lavora a Islamabad e… read more →
Altro che propaganda sessista nelle nostre elezioni regionali. Le candidate di cui parlo hanno deciso di non mostrare il loro volto durante la campagna elettorale: al loro posto quelli di mariti, padri, fratelli, che hanno invitato gli elettori a sostenere mogli, figlie, sorelle. Eppure si sono candidate e hanno corso un bel rischio. Qui non si scherza, è il Khyber Pakhtunkhwa bellezza, detto KP, la provincia più rognosa del Pakistan, conquistata dall’ex giocatore di cricket Imran Kahn, che con il suo partito PTI (Pakistan Tehreek-e-Insaf) sta creando non pochi problemi al governo centrale. Un uomo liberal, o almeno lui si… read more →
E’ possibile vendere un paese come un prodotto commerciale? Ovvio che si. Il processo vale per i beni di consumo, le persone, i marchi famosi, perché no per un paese? Cosa succede però se quel paese si chiama Pakistan? Ne hanno parlato nei giorni scorsi a Islamabad in un convegno organizzato da Brand Pakistan (http://brandpakistan.pk). Il Pakistan è un paese di incomparabili bellezze naturali: laghi, montagne, una ricca fauna. E naturalmente siti archeologici affascinanti (come la città di Multan, solo per fare un esempio, e Lahore che lascia senza fiato), culture differenti e mescolate, feste popolari colorate, gare di hockey… read more →
E’ stata in qualche modo una settimana santa. A Lahore lo scorso fine settimana c’è stata la festa più famosa della stagione primaverile, il Mela Chiraghan o Festa delle Luci, che celebra la morte del poeta sufi e santo Shah Hussain. La festa si tiene nel santuario a lui dedicato e nei bellissimi giardini Shalimar. E’ chiamata festa delle luci perché le persone portano candele accese al santuario e illuminazioni vengono sistemate nel parco e lungo i canali. Il santuario si trova nella parte vecchia della città, vicoli intasati da bancarelle di venditori di cibo, collane di fiori e candele.… read more →