Chi è la brava puttana? Non la donna che lavora con spiccate doti professionali, non la bella e provocante signora di turno. La brava puttana si chiama Riley, ed è brava a esercitare la sua professione perché “deve”. suo marito l’ha abbandonata all’improvviso perché farmaco dipendente e lei ora è sola con due bambini. Riley è la protagonista di The client list, serie tv ispirata all’omonimo film e trasmessa da Netflix. La serie è datata, ha quasi otto anni. Vederla oggi ripensando al #metoo ma anche alle produzioni americane contemporanee che raccontano il porno in un abaco di possibili scenari… read more →
La seconda stagione di Fleabag (letteralmente sacco di pulci) rovescia sulla/o spettatrice/ore l’inquietudine che segue a una presa di consapevolezza della propria realtà e quella del mondo, simile alla morsa (angst secondo Freud) che in alcuni momenti coglie l’agnostico di fronte alla consapevolezza del nulla che segue alla morte. No, non stiamo esagerando: se lo reputassimo migliore in cultura e sensibilità, suggeriremmo al senatore Pillon di guardare i sei episodi della serie già pluripremiata della BBC, scritta e interpretata da Phoebe Waller-Bridge (che continua a mietere successi anche con la seconda stagione di Killing Eve). Perché parla della famiglia, così… read more →
L’amore secondo Isabelle, film di Claire Denise, rimanda a una serie di considerazioni che riguardano le relazioni di coppia eterosessuale. Se infatti il dibattito in differenti ambiti relativi all’universo LGBT sono attivamente indagate, la crisi della coppia e della famiglia etero, rimane ancora nell’ombra, nascosta e oppressa da una crisi epocale, frutto di un cambiamento critico di società, mondo del lavoro, ricaduta sui linguaggi. La regista francese ha scelto una perfetta Juliette Binoche, artista cinquantenne sulla cresta dell’onda professionale, separata con una figlia – che non a a caso appare solo in una rapida immagine perché non è il maternage… read more →
“Qual è la prima cosa?” – chiede Hannibal Lecter/Anthony Hopkins alla detective Clarice Sterling/Jodie Foster in una scena chiave de Il silenzio degli innocenti – “La prima cosa è desiderare”. Già, il desiderio. Pulsione primaria, non solo sessuale, raffinata elaborazione del nostro immaginario; quella stessa pulsione che cerca i propri simili. Pulsioni di rabbia, come quelle degli uomini che usano violenza sulle donne. Pulsioni di donne che vorrebbero vivere la propria vita sentimentale e sessuale esprimendone liberamente il desiderio. Pulsioni di potere, che non sono solo appalto maschile, se solo potessero estrinsecarsi. Immaginate se Harvey Weinstein un giorno a casa… read more →
Il future sex dell’americana Emily Witt è già presente. L’universo multiforme della pornografia e le modalità con cui donne e uomini esprimono e vivono la propria sessualità sono ampiamente indagati e praticati in prima persona da chi (una vasta moltitudine) fa uso di piattaforme online, siti di dating, produce video e film porno che – rubo la citazione a un amico intelligente – hanno spostato le esperienze sessuali dall’osceno all’ “io-sceno”. Pure il viaggio autobiografico dell’autrice ha un suo interesse non solo perché offre un racconto di raduni erotici, sex room e blind-date (rigorosamente etero-wasp) vissute in prima persona durante… read more →
L’America che si prepara al voto per le presidenziali sta mostrando volti inusitati, tanto che, come ha scritto Daniele Boille sulla rivista Internazionale a proposito del nuovo film di Ken Loach Daniel Blake (http://www.internazionale.it/opinione/francesco-boille-2/2016/05/15/cannes-ken-loach-blake-recensione ), i vecchi rappresentano il nuovo e giovani bianchi si innamorano di anziani socialisti come Bernie Sanders, e molti afro americani tutto sommato non disprezzano Donald Trump. Giovani e politica, ma non solo. C’è anche il sesso Qui alcune riflessioni e interrogativi che riflettono allo specchio le abitudini e i comportamenti sessuali e sentimentali dell’America di oggi, con le dovute generalizzazioni di un paese che è… read more →