La domenica di Pasqua ha mischiato pericolosamente due accadimenti avvenuti in Pakistan con i recenti drammatici attacchi terroristici a Brussels. Due uomini bomba a Lahore si sono fatti esplodere nei giardini pubblici di Gulshan Iqbal, uccidendo 63 persone e ferendone più di cento. Nella stessa giornata circa duemila persone si sono riversate nella strada principale di Islamabad, per un sit in di protesta davanti il parlamento. All’origine di essa la condanna a morte, eseguita a fine febbraio scorso, di Mumtaz Qadri, guardia del corpo dell’allora governatore del Punjab Salmaam Taseer, “colpevole” di voler annullare il reato di blasfemia, che nel… read more →
Altro che propaganda sessista nelle nostre elezioni regionali. Le candidate di cui parlo hanno deciso di non mostrare il loro volto durante la campagna elettorale: al loro posto quelli di mariti, padri, fratelli, che hanno invitato gli elettori a sostenere mogli, figlie, sorelle. Eppure si sono candidate e hanno corso un bel rischio. Qui non si scherza, è il Khyber Pakhtunkhwa bellezza, detto KP, la provincia più rognosa del Pakistan, conquistata dall’ex giocatore di cricket Imran Kahn, che con il suo partito PTI (Pakistan Tehreek-e-Insaf) sta creando non pochi problemi al governo centrale. Un uomo liberal, o almeno lui si… read more →
E’ possibile vendere un paese come un prodotto commerciale? Ovvio che si. Il processo vale per i beni di consumo, le persone, i marchi famosi, perché no per un paese? Cosa succede però se quel paese si chiama Pakistan? Ne hanno parlato nei giorni scorsi a Islamabad in un convegno organizzato da Brand Pakistan (http://brandpakistan.pk). Il Pakistan è un paese di incomparabili bellezze naturali: laghi, montagne, una ricca fauna. E naturalmente siti archeologici affascinanti (come la città di Multan, solo per fare un esempio, e Lahore che lascia senza fiato), culture differenti e mescolate, feste popolari colorate, gare di hockey… read more →
Il mondo cerca di nascondere la persecuzione dei cristiani, ha detto ieri il pontefice commentando la strage avvenuta in due chiese ieri a Lahore, che ha provocato 15 morti e numerosi feriti. In realtà, se è pur vero che la stretta dell’integralismo islamico sta mietendo vittime anche nel mondo cristiano (la maggioranza dei morti è ancora musulmana, ricordiamolo), dal Pakistan arriva sulle pagine dei nostri giornali solo questo ultimo evento, appunto perché riguardante la comunità cristiana (quasi un milione nella sola Lahore). E a noi fa più impressione del solito perché mai le nostre generazioni avevano visto il mondo cristiano… read more →
Provo una sincera ammirazione per tutte/i coloro hanno scritto e scrivono commenti dopo la strage di Parigi: quasi tutti hanno le idee chiare, sanno cosa sta succedendo intorno a loro, hanno capito chi sono i buoni, chi i cattivi, e anche dove sono le donne e che ruolo hanno; siano esse vittime o terroriste, politiche o attiviste. Certo è che almeno in Italia un merito l’hanno avuto: hanno spazzato via veline, starlette e vallette dal fuoco delle telecamere e delle prime pagine, anche se sostituite con signore in burqa. Io invece sono ancora confusa, anche e proprio perché da due… read more →
Per giorni ho tardato a scrivere di “Homeland”, la serie tv americana seguita da milioni di telespettatori, che ha vinto numerosi premi sin dalla sua prima edizione. E’ una storia di agenti della CIA in Pakistan, di caccia ai talebani, di stereotipi e di errori di edizione che farebbero ridere ogni bambino pakistano. Ma gli attori sono bravi e la sceneggiatura curata, e quando un prodotto ha così tanto successo parlarne male non sta bene, è un esercizio inutile. “Homeland” per ovvie ragioni non è trasmesso in Pakistan, ma se ne parla e molto sui social network, soprattutto per mano… read more →