La Pastorale americana e la grande famiglia elettorale

Dall’Uganda, spedita in missione elettorale, confesso di dedicare il poco tempo libero che ho e quello notturno, alla campagna americana. Per il modo in cui è stata concepita e per la maniera in cui viene condotta: se penso alle campagne italiane, in cui ormai il numero dei non votanti sta superando quello dei votanti, l’interesse degli americani – o direi meglio la maniera in cui esso viene rappresentato – racconta una grande parte dell’anima statunitense. In genere procedo in questo modo: scelgo una/un candidato prima del caucus in Iowa, mi innamoro e la/lo seguo come se potessi davvero farlo. Se… read more →