Il mondo cerca di nascondere la persecuzione dei cristiani, ha detto ieri il pontefice commentando la strage avvenuta in due chiese ieri a Lahore, che ha provocato 15 morti e numerosi feriti. In realtà, se è pur vero che la stretta dell’integralismo islamico sta mietendo vittime anche nel mondo cristiano (la maggioranza dei morti è ancora musulmana, ricordiamolo), dal Pakistan arriva sulle pagine dei nostri giornali solo questo ultimo evento, appunto perché riguardante la comunità cristiana (quasi un milione nella sola Lahore). E a noi fa più impressione del solito perché mai le nostre generazioni avevano visto il mondo cristiano… read more →
Dedicato a M., che stanotte non vuole dormire, ma ascoltare storie Islamabad, la Spa di un grande albergo, il più noto della città. Ci andiamo in molti, pakistani ed espatriati (già proprio quelli ex-patria, che cambiano paese ogni volta che cambiano lavoro o destinazione e non sanno mai come si sentono). Ha una gran bella piscina all’aperto e anche se qui fa ancora freddo, si nuota nell’acqua riscaldata; e poi ci sono la palestra, la sauna e il bagno turco, insomma tutto come da copione. In questi non-luoghi non c’è nessuno controllo sulle modalità di comportamento: voglio dire sei laica,… read more →
Provo una sincera ammirazione per tutte/i coloro hanno scritto e scrivono commenti dopo la strage di Parigi: quasi tutti hanno le idee chiare, sanno cosa sta succedendo intorno a loro, hanno capito chi sono i buoni, chi i cattivi, e anche dove sono le donne e che ruolo hanno; siano esse vittime o terroriste, politiche o attiviste. Certo è che almeno in Italia un merito l’hanno avuto: hanno spazzato via veline, starlette e vallette dal fuoco delle telecamere e delle prime pagine, anche se sostituite con signore in burqa. Io invece sono ancora confusa, anche e proprio perché da due… read more →
The term war narrative has become an official definition of the Pakistani government. The Taliban national (PTT) and national have adapted their communication tools, grabbing the instruments offered by new media and so it is necessary to adapt and respond, even at the institutional level. So, after the attack on the school in Peshawar, which made 142 deaths, of which more than 130 boys and girls, the Standing Committee on Information, Broadcasting & National Heritage met in late December and presented to representatives of media and its journalists the “Proposals to strengthen Media’s Role in Combatting terrorism.”. Over 20 pages… read more →
Photoshop & Illustrator 90% For days I have been slow to write about “Homeland”, the American TV series, followed by millions of viewers, that has won numerous awards since its first edition. It ‘a story of CIA agents in Pakistan, hunting the Taliban, stereotypes and errors of edition that would laugh every Pakistani child. But the actors are good and the script cured, and when a product is so successful speak ill is not well, it is a pointless exercise. “Homeland” for obvious reasons is not transmitted in Pakistan, but it is spoken and much on social networks, especially from… read more →
Per giorni ho tardato a scrivere di “Homeland”, la serie tv americana seguita da milioni di telespettatori, che ha vinto numerosi premi sin dalla sua prima edizione. E’ una storia di agenti della CIA in Pakistan, di caccia ai talebani, di stereotipi e di errori di edizione che farebbero ridere ogni bambino pakistano. Ma gli attori sono bravi e la sceneggiatura curata, e quando un prodotto ha così tanto successo parlarne male non sta bene, è un esercizio inutile. “Homeland” per ovvie ragioni non è trasmesso in Pakistan, ma se ne parla e molto sui social network, soprattutto per mano… read more →
Da due mesi il Pakistan Tehreek-e-Insaf’s ( PTI) di Imran Khan (insieme al PAT di Qadri) tiene un sit in permanente a Islamabad chiedendo le dimissioni del primo ministro e denunciando brogli nelle precedenti elezioni (ne abbiamo già scirtto su questo blog). Domenica scorsa il PTI ha organizzato un comizio nello stadio di Multan. La disorganizzazione degli uomini del partito e l’incuria della polizia hanno causato la morte di dieci persone e numerosi feriti. Il mio amico Taimoor Ahmed Khan è stato lì e racconta comè andata veramente nello stadio. I am writing about what happened at that day. All facts… read more →
Malala Yousafzai è stata colpita in viso da due proiettili talebani mentre l’autobus lastava riportando a casa da scuola. L’evento, senza dubbi drammatico, è diventata un caso, come lo fu quello di Amina, la nigeriana condannata alla lapidazione per adulterio e poi graziata a causa della campagna mondiale a suo favore che per fortuna le salvò la vita, ormai quasi dieci anni fa. Malala è stata portata in Gran Bretagna e operata e intanto i media lavoravano al caso. I talebani pure, perché da tempo hanno cambiato la loro tecnica di comunicazione contribuendo a creare una nuova narrativa di guerra.… read more →
Mettiamoci l’anima in pace: il velo non fa per noi. Noi donne occidentali non musulmane, intendo. E’ una questione di fashion, di glamour, direbbe Bia Sarasini che ieri ha scritto un post commentando la presenza in Svizzera di giovani donne in jeans, velo e accessori (e che per anni ha tenuto su Noidonne una rubrica di moda che ancora rimpiango).
Sera. Arrivo in un piccolissimo paese del sud Punjab: un amico con due mogli e tre figli, molti fratelli e sorelle mi aspetta per presentarmi la famiglia. Arrivo in moto con un altro amico. Dopo dieci minuti lui riceve una telefonata dalla polizia: chiedono chi è la straniera che è entrata a casa sua e perché non sono stati informati del mio arrivo (ragioni di sicurezza, gli stranieri devono essere scortati).







